Scienze infermieristiche ostetrico ginecologiche 3
(obiettivi)
Al termine del corso integrato, le/gli studenti saranno in grado di descrivere l’assistenza ostetrica al parto, post partum e puerperio a basso rischio e di applicare le conoscenze acquisite nella pratica clinica. Inoltre, acquisiranno adeguate conoscenze sull’organizzazione e sulle appropriate procedure per l’assistenza in sicurezza nella sala operatoria ostetrico-ginecologica.
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Codice
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90358 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: Scienze infermieristiche ostetrico ginecologiche
(obiettivi)
Al termine del corso integrato, le studentesse saranno in grado di descrivere l’assistenza ostetrica al parto, post partum e puerperio a basso rischio e di applicare le conoscenze acquisite nella pratica clinica. Inoltre, acquisiranno adeguate conoscenze sull’organizzazione e sulle appropriate procedure per l’assistenza in sicurezza nella sala operatoria ostetrico-ginecologica.
L’obiettivo del corso è di acquisire le conoscenze teoriche e pratiche adeguate della Midwiferyutili per il riconoscimento ed il soddisfacimento dei bisogni della donna, del neonato e della coppia. Le conoscenze permettono allo studente di sviluppare la comprensione degli ambiti di intervento ostetrico attraverso lo studio delle competenze e pratiche professionali. Le abilità acquisite permetteranno allo studente di riconoscere gli ambiti di competenza propria e delle altre figure professionali e le aree di responsabilità; risolvere i problemi di base dell’assistenza ostetrica attraverso l’applicazione delle tecniche idonee e l’identificazione dei bisogni ai fini della formulazione del piano assistenziale più adeguato.
La progettazione del corso parte dalla definizione degli obiettivi educativi, partendo dall’assunto secondo cui la formazione deve essere orientata, oltre che alle singole/i studentesse/studenti partecipanti, anche ai bisogni di salute della comunità, tenendo conto del fatto che la formazione deve essere basata sull’apprendimento. In tal modo, all’ostetrica si dà la possibilità di avere un ruolo attivo e partecipativo. Gli obiettivi educativi derivano dai compiti che costituiscono il profilo professionale dell’ostetrica. Essi sono anche detti obiettivi di apprendimento e definiscono ciò che le ostetriche devono essere capaci di fare e rappresentano, perciò, il risultato che ci si attende da tale corso, cioè la performance che gli studenti devono essere capaci di fare alla fine di un periodo di apprendimento che non erano capaci di fare prima. Inoltre, la scelta degli obiettivi si basa sull’assunto che le competenze degli studenti di ostetricia sono di natura tecnica, relazionale ed educativa. Quindi gli obiettivi sono stati individuati pensando al sapere, saper essere e saper fare che sono alla base della professione ostetrica. L’obiettivo del corso è di acquisire le conoscenze teoriche e pratiche adeguate della Midwifery utili per il riconoscimento ed il soddisfacimento dei bisogni della donna, del neonato e della coppia. Le conoscenze permettono allo studente di sviluppare la comprensione degli ambiti di intervento ostetrico attraverso lo studio delle competenze e pratiche professionali. Le abilità acquisite permetteranno allo studente di riconoscere gli ambiti di competenza propria e delle altre figure professionali e le aree di responsabilità; risolvere i problemi di base dell’assistenza ostetrica attraverso l’applicazione delle tecniche idonee e l’identificazione dei bisogni ai fini della formulazione del piano assistenziale più adeguato.
L’Insegnamento si propone di fornire allo studente le conoscenze e le abilità da acquisire per tutto ciò che concerne: • Assistenza Ostetrica in Sala Operatoria • Assistenza e gestione dell’Analgesia Peridurale e Spinale • Valutazione del Rischio Clinico e Responsabilità in Sala Operatoria • Comunicazione in Team Multidisciplinare
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Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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MED/47
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Ore Aula
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84
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
Docente
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Colaceci Sofia
(programma)
Il taglio cesareo programmato Tecniche di gestione del perineo durante il travaglio per ridurre il rischio di trauma perineale e la gestione del perineo dopo il parto Le mutilazioni genitali femminili L’appropriata gestione del cordone ombelicale La dimissione del neonato sano dal punto nascita
(testi)
NICE. Caesarean section. Clinical guideline. 2011 -SNLG. Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole. 2014. -Queensland Clinical Guidelines: Normal birth. 2018 -Aasheim V et al. Perineal techniques during the second stage of labour for reducing perineal trauma. Cochrane Library. 2018. -WHO. Delayed umbilical cord clamping for improved maternal and infant health and nutrition outcomes. 2014 -ABM Clinical Protocol #2. Guidelines for Hospital Discharge of the Breastfeeding Term Newborn and Mother: ‘‘The Going Home Protocol,’’ Revised 2014 -Mayes’ Midwifery. Macdonald, Johnson. Elsevier. 2017 -Materiale di studio (lezioni in pdf articoli, etc.) consegnato dalla docente. Alle studentesse sarà rilasciata una guida per lo studio.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova scritta
Prova orale
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Docente
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Rasi Francesco
(programma)
Le caratteristiche del travaglio di parto: i diversi stadi del travaglio di parto, fisiologia del travaglio.
Assistenza ostetrica durante il primo stadio del travaglio di parto: fisiologia del I stadio, definizione, caratteristiche, setting assistenziali, ruolo dell’ostetrica. Assistenza ostetrica durante il secondo stadio del travaglio di parto: fisiologia del II stadio, definizione, caratteristiche, fattori del parto, ruolo dell’ostetrica. Assistenza ostetrica durante il terzo stadio del travaglio di parto:fisiologia del III stadio, definizione, caratteristiche, management del III stadio, ruolo dell’ostetrica. Assistenza ostetrica nella gestione dei traumi perineali: le lacerazioni spontanee, l’episiotomia, i principi della riparazione delle lacerazioni spontanee, l’episioraffia,
Classificazione ed intepretazione di un monitoraggio cardiotocografico: caratteristiche di un CTG, definizione dei pattern, classificazione secondo le Linee Guida FIGO 2015 e NICE 2017.
Preparazione dei presidi utili per l’assistenza al parto spontaneo vaginale.
(testi)
Mayes' Midwifery; Editors: Sue Macdonald, Gail Johnson; Elsevier.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova scritta
Prova orale
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Docente
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SCORZOLINI MARIASTELLA
(programma)
Complicazioni relative al III stadio del travaglio: la fenomenologia del periodo espulsivo, come raggiungere gli obiettivi assistenziali e non ostacolare la fisiologia del periodo espulsivo, emorragia post-partum, riconoscere i fattori di rischio, segni e sintomi, il ruolo dell’ostetrica nella gestione dell’emergenza, l’importanza del lavoro d’equipe; Il Puerperio: cambiamenti fisiologici durante il puerperio, l’assistenza ostetrica alla puerpera, raccomandazioni per l’assistenza in puerperio alla madre e al neonato, valutazione del rischio per il danno pelvico, la cura e l’attenzione alla salute psico-fisica della donna dopo il parto, il passaggio alla genitorialità, rieducazione del pavimento pelvico nel puerperio; Complicazioni nel puerperio: complicazioni del post partum, prevenzione e identificazione precoce dell’evento patologico; La gravidanza multipla: incidenza dei parti multipli, corionicità e zigosità, gravidanza e parto gemellare, induzione del travaglio nella gravidanza gemellare, valutazione della fattibilità di parto vaginale in gravidanza gemellare, assistenza alla donna dopo il parto gemellare; Variazioni del travaglio: acquisizione delle conoscenze per poter riconoscere un travaglio prolungato o un travaglio precipitoso, segni clinici di progressione del travaglio e di atteggiamento e posizione anomala del feto, l’utilizzo del partogramma, ruolo dell’ostetrica nel raggiungere obiettivi e non ostacolare la fisiologia del travaglio; Gravidanza a basso rischio ostetrico (BRO): Linee di indirizzo per la definizione e l’organizzazione dell’assistenza in autonomia da parte delle ostetriche alle gravidanze a basso rischio ostetrico; Morte intrauterina fetale: assistenza psico-fisica da parte dell’ostetrica, gestione del travaglio di parto e parto, induzione al travaglio di parto; Triage ostetrico-ginecologico: il ruolo dell’ostetrica nel triage, linee guida di indirizzo nazionali sul Triage intra-ospedaliero, Manuale regionale triage intra-ospedaliero modello Lazio a cinque codici, metodologia di triage, assegnazione dei codici numerici in ambito ostetrico-ginecologico, casi clinici; Violenza sessuale: definizioni, linee guida, la violenza sessuale in gravidanza, la comunicazione e accoglienza alle donne vittime di violenza, assistenza alla donna vittima di violenza sessuale e ruolo dell’ostetrica, Travaglio e parto in acqua: il dolore, tecniche di analgesia non farmacologica, effetti dell’acqua sul dolore, assistenza al travaglio e parto in acqua, linee guida, criteri di inclusione ed esclusione. Addizionale Parto pretermine: identificazione del rischio del travaglio e del parto pretermine, misure preventive per ridurre il rischio del travaglio e del parto pretermine, cenni sulla tocolisi, le implicazioni del travaglio/parto pretermine sia per il neonato sia per la famiglia. Il sistema psiconeuroendocrino: i principali ormoni implicati nella nascita, valutazione del siatema neuroendocrino, applicazione nella pratica assistenziale. Termoregolazione: conoscenza dei meccanismi della dispersione di calore nel neonato, conoscenza dell’ambiente termico appropriato, identificazione di segni e sintomi della dispersione del calore e prevenzione dell’ipotermia ed ipertermia, il ruolo dell’ostetrica.
(testi)
Fisiologia della nascita; Roberta Spandrio, Anita Regalia, Giovanna Bestetti; Carocci Faber. Manuale dell’ostetrica di Myles; Ruth Bennett e Linda Brown; EDI-ERMES. Urgenze ed emergenze in sala parto; Antonio Ragusa e Claudio Crescini; Piccin. Mayes' Midwifery; Editors: Sue Macdonald, Gail Johnson; Elsevier.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Docente
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Bordoni Maria
(programma)
• Assistere il paziente nella fase peri-operatoria assicurandogli un'accoglienza personalizzata integrando la valutazione del rischio operatorio e bisogno assistenziale. • Sviluppare competenze specifiche per pianificare e gestire l'assistenza alle persone sottoposte ad anestesia locoregionale e generale, analgesia e terapia postoperatoria del dolore. • Acquisire competenze per preparare e gestire lo strumentario e i presidi necessari per le diverse tipologie di intervento chirurgico e collaborare col chirurgo in tutte le fasi dell'intervento. • Rilevare dati e segni indicatori di bisogni/problemi reali e potenziali di assistenza infermieristica, già presenti all'ingresso o comparsi nel corso dell'intervento o immediato postoperatorio, ed attivare interventi assistenziali tempestivi e basati sulle migliori evidenze della pratica clinica. • Individuare le responsabilità giuridiche dell'ostetrica/o che opera nella sala operatoria, nel rispetto dei principi etici e deontologici della professione • Sviluppare competenze relazionali e comunicative finalizzate all'esercizio del ruolo professionale. • Valutare, prevenire e gestire i possibili rischi per il paziente e per gli operatori al fine di garantirne la sicurezza in sala operatoria.
(testi)
• Heather Nixon, MD, Lisa Leffert, MD; Anesthesia for cesarean delivery; Aug 2019 • Goodman, Cynthia Spry; Essentials of Perioperative Nursing; Jones & Bartlett Publishers, 2016 • Ragusa, Crescini; Urgenze ed Emergenze in Sala Parto; Piccin; October 2016 • Nell Tharpe, Caity Byrne; The Midwife as Surgical First Assistant;2015
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova scritta
Prova orale
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